Mettere mano alla legge 368, ed al modello formativo che propone, si può e si deve, come da anni andiamo sostenendo, ma per anticipare l’incontro con il mondo del lavoro ed aumentare il numero di contratti per rispondere alla drammatica carenza di medici, specialisti e di medicina generale, prevista per il prossimo quinquennio, e risolvere il problema degli ultimi tra gli ultimi, cioè le migliaia di medici esclusi da ogni formazione post laurea.