Gli effetti devastanti di questi anni di crisi del sistema sanitario, subiti in modo drammatico dalle categorie della dirigenza sanitaria, richiedono risposte immediate per gli aspetti più drammatici che hanno penalizzato in modo specifico queste categorie. Tra le azioni da attuare assume rilievo prioritario la stabilizzazione di tutti i dirigenti sanitari biologi, chimici, fisici, farmacisti e psicologi precari, sia nelle strutture sanitarie che negli enti di ricerca biomedica, definendo inoltre il numero di specialisti necessari per ogni singola Regione sulla base di una analisi dei carichi di lavoro e dei pensionamenti.