La Corte di cassazione interpreta il groviglio della normativa previdenziale dei professionisti, con un bilanciamento tra l’esigenza di tutela dei diritti maturati e l’altra esigenza di consentire alla casse di previdenza di mantenersi in equilibrio finanziario. La parola chiave di un vero e proprio tourbillon normativo e giurisprudenziale è l’espressione «pro-rata». Con questa espressione si indica il principio per cui la pensione si calcola a pezzi, a seconda del «maturato previdenziale». Quindi se le regole pensionistiche cambiano, chi ha maturato un pezzo di pensione nella vigenza delle regole precedenti più favorevoli può portarsi dietro questa dote; e le nuove regole (peggiorative) si applicano solo per la parte di pensione maturata nel periodo posteriore alle modifiche.