In relazione alla violazione della tutela della privacy di una minore disabile da parte di un periodico locale, si è ritenuto non applicabile il comma 3 dell’art. 137 del d.lgs. n. 196/2003, secondo cui "possono essere trattati i dati personali relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente dagli interessati o attraverso loro comportamenti in pubblico". La percepibilità ictu oculi, da parte dei terzi, della condizione di handicap di un persona non può considerarsi circostanza o fatto reso noto direttamente dall'interessato o attraverso un comportamento di questi in pubblico, in quanto lo stato della persona non è un comportamento palesato volontariamente al pubblico dall'interessato, ma solo percepibile da chi lo incontra.