Legittima interruzione dei rapporti libero-professionali con i medici degli istituti penitenziari
La legge n. 740/1970, in base alla quale i ricorrenti erano stati a loro tempo incaricati, prevedeva il ricorso a medici attraverso la instaurazione di rapporti di natura libero professionale. La relativa scelta doveva poi avvenire mediante pubblica competizione. Questo sino a quanto il rapporto intercorreva direttamente tra medici e Ministero della giustizia. Il discorso cambia radicalmente con il d.lgs. 230/1999, il quale stabilisce che le suddette prestazioni sanitarie di carattere specialistico siano affidate alle Ausl: tutte le funzioni sanitarie da svolgersi all'interno degli istituti di pena sono dunque trasferite al Ssn.