Per la Corte, la compresenza di più graduatorie costituisce una “situazione patologica” che va “gestita in linea con […] la finalità di fare uso della procedura a scorrimento in modo da evitare – o comunque ridurre – l’evenienza della scadenza delle graduatorie”. Sempre secondo la Corte, il criterio che maggiormente tutela “il legittimo affidamento degli idonei inseriti in graduatorie” è utilizzare per le assunzioni la graduatoria formata in data anteriore. Trova applicazione quindi un criterio “cronologico”, il quale può essere derogato dalle Amministrazioni solo a fronte di particolari “circostanze di fatto o ragioni di interesse pubblico prevalenti”.