Non informare il partner della propria sieropositività integra, in caso di contagio, un comportamento doloso: il malato di Hiv infatti, anche se non vuole deliberatamente infettare l'altra persona, accetta comunque il rischio che la trasmissione si verifichi, come conseguenza di rapporti sessuali prolungati nel tempo e non protetti. La Quinta sezione della Cassazione ha confermato la condanna per lesioni volontarie aggravate a una donna accusata di aver taciuto il suo stato di malattia.