Esclusività: l'Anaao commenta in maxiemendamento del Governo

19 dicembre 2001 - Nel pomeriggio di ieri all’Aula della Camera, il Governo ha tentato di introdurre, con la presentazione di un maxiemendamento alla finanziaria, sostanziali modifiche allo stato giuridico dei medici che avrebbero rappresentato un grave pericolo per il significato dell’esclusività di rapporto, pregiudicandone la corresponsione. Questo intervento è giudicato particolarmente grave perché intervenuto dopo che il Ministro Sirchia, in un recente incontro con i medici, aveva sì proposto una riforma dello stato giuridico – peraltro contestata dai medici - ma attraverso un disegno di legge, formula che avrebbe almeno garantito un iter parlamentare di confronto e di dibattito.
L’Anaao Assomed ha sempre sostenuto l’opportunità di rivedere l’attuale normativa che regola il rapporto esclusivo dei medici attraverso tre modifiche:
1. rendere possibile la reversibilità della scelta, legandola alla durata del contratto individuale;
2. eliminare le penalizzazioni per chi ha optato per l’attività libero professionale extramoenia.
3. modificare il regime fiscale.
Ha sempre, però, sostenuto che fosse indispensabile la completa dedizione al servizio sanitario nazionale di quanti hanno la responsabilità di struttura nel Ssn, mantenendo al contempo il diritto-dovere alla libera professione intramoenia. La proposta contenuta nel maxiemendamento non teneva conto proprio di quest’ultimo fondamentale passaggio e se fosse stata accolta avrebbe introdotto il concetto che il Ssn non ha bisogno di professionisti dedicati, neanche ai più elevati livelli di responsabilità. La logica conseguenza, già preannunciata dalle Regioni, sarebbe
stata la eliminazione di una indennità per una esclusività non più considerata un valore e quindi non richiesta.

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