14 febbraio 2002 - Comunicato stampa intersindacale
ANAAO ASSOMED - FESMED (Acoi-Anmco-Aogoi-Sumi-Sedi-Femepa-Anmdo) UMSPED (Aaroi-Aipac-Snr) - CGIL MEDICI - CIVEMP (Sivemp-Simet) - SNABI SDS (Dirigenti Sanitari)
Roma, 14 febbraio 2002 - Parte il confronto sulle modifiche da introdurre all’assetto del Ssn ed allo stato giuridico dei medici e della dirigenza sanitaria che verranno definite in un tavolo che vedrà impegnati Governo, Regioni e Associazioni professionali della dirigenza, così come era stato richiesto dall’Intersindacale.
Questo il risultato più significativo raggiunto nell’incontro con il Presidente della Conferenza dei Presidenti, Enzo Ghigo, sollecitato dall’Intersindacale a cui hanno preso parte anche il vice presidente Vasco Errani, il coordinatore degli Assessori alla sanità, Fabio Gava ed una rappresentanza di Assessori.
Le Regioni hanno anzitutto negato la paternità del documento consegnato ai sindacati dal ministro della salute, Girolamo Sirchia, il 12 febbraio scorso, prima di passare ad affrontare le questioni di metodo con cui saranno definite le possibili modifiche legislative.
Il percorso annunciato prevede in primo luogo, un confronto interno alle Regioni stesse, finalizzato a definire la cornice entro la quale lavorare, che non può non fondarsi sulle nuove prerogative assegnate alle stesse Regioni dalla legge costituzionale n. 3, ma che certamente – come espressamente dichiarato dalle Regioni - non può configurare ventuno diversi Servizi sanitari regionali. In altre parole le Regioni riconoscono che anche per le parti di loro competenza risultanti dall’accordo con il Governo, saranno adottate soluzioni uniformi a livello nazionale.
Le associazioni professionali della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, hanno comunque puntualizzato gli aspetti irrinunciabili per la tutela della categoria ribadendo anche la validità del protocollo siglato da Governo e sindacati il 6 febbraio scorso e le Regioni ne hanno preso atto.