Comunicati stampa
11/07/2002

No a mutue-assicurazioni private, sostitutive, volontarie

11 luglio 2002

Roma, 11 luglio 2002 - Prendendo ancora una volta a pretesto l’insufficienza dei finanziamenti - quando l’ultimo rilievo Ocse attribuisce all’Italia uno dei più bassi investimenti pubblici per la sanità - il Governo introduce le mutue-assicurazioni private volontarie per tentare di risolvere un problema vero e grave come la non autosufficienza degli anziani, che meriterebbe però ben altro e più serio approccio. Il Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, Serafino Zucchelli, commenta così la proposta contenuta nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria presentata al Parlamento. Il Governo – prosegue - non può, infatti, negare proprio alle categorie più deboli - gli anziani e i malati cronici - la tutela assoluta del diritto alla salute che può essere garantita solo dal servizio pubblico, sperimentando proprio su di essi, come fossero cavie da laboratorio, la validità e percorribilità della sua politica. La scelta di dare vita a mutue volontarie lede, infatti, uno dei pilastri del Servizio sanitario nazionale: la contribuzione solidale ed equa che si esprime attraverso la fiscalità generale. Inoltre, poiché si prevede di affidare al contributo volontario, attraverso le mutue private, la tutela dei rischi connessi alle disabilità, si sancisce di fatto una disparità tra cittadini più o meno abbienti, lasciando quindi oggettivamente questi ultimi meno tutelati in ragione della differente capacità di spesa. Una soluzione che, invece, riteniamo percorribile è quella di una assicurazione obbligatoria, che preveda una contribuzione proporzionata al reddito, nel rispetto dei principi costituzionali di solidarietà ed equità.

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