7 novembre 2002
Roma, 7 novembre 2002 - L’Anaao Assomed trova stupefacente che il Ministro Sirchia e quindi il Governo, dopo aver ritirato il disegno di legge sulla riforma dello stato giuridico dei medici “perché non aveva trovato il consenso della categoria e perchè le riforme non si fanno senza il favore degli interessati”, riproponga il provvedimento, approfittando di uno strumento improprio, quale la Finanziaria.
Il Governo sappia che l’Anaao Assomed, pur disponibile a rivedere la materia in un apposito disegno di legge, esprime ancora oggi, come in passato, il suo profondo dissenso perché ritiene i contenuti del provvedimento lesivi sia degli interessi della maggior parte della categoria che dei cittadini, e compiacenti gli egoismi di piccole lobbies professionali.
Non vengono rispettati i patti contratti con i medici, perchè viene messa in serio pericolo la sopravvivenza dell’indennità di esclusività di rapporto, come ripetutamente dichiarato dalle Regioni.
Viene messa a repentaglio la tutela della salute dei cittadini, che saranno curati in reparti i cui responsabili non sono dediti interamente alla struttura.
E’ indecente e vergognoso che si voglia far pagare una “tangente” annuale di 5mila euro a coloro che scelgono di svolgere la libera professione extramoenia.
L’Associazione, infine, ribadisce la sua opposizione anche nei confronti di alcuni emendamenti che se approvati innalzerebbero l’età pensionabile dei professori universitari che hanno responsabilità assistenziale, sganciandoli dalla comune normativa pensionistica.