Comunicati stampa
13/03/2003

DL anti illeciti e situazione generale della sanità

13 marzo 2003 - Comunicato stampa intersindacale

Roma, 13 marzo 2003 - L'intersindacale medica e sanitaria, riunita oggi a Roma, esaminato il testo del Decreto Legge 3 marzo 2003, n. 32, cosiddetto "anti illeciti", varato dal Consiglio dei Ministri per intervenire sulla complessa questione dei fenomeni di corruzione in campo sanitario, rifiuta l'impostazione del provvedimento che, percorrendo strade inefficaci, da un lato fa ritenere che l'inasprimento delle pene sia di per sé sufficiente per reprimere comportamenti illeciti e dall'altro tenta di identificare come reato, l'inadeguatezza o l'inopportunità della prescrizione medica riferita a farmaci, prestazioni diagnostiche, richieste di ricovero. Ciò determina un vulnus gravissimo della libertà ed  autonomia professionale del medico che viene colpita nella sua espressione più autentica, ledendo  con ciò il rapporto di fiducia con i cittadini.

La tutela dei diritti dei cittadini e l'efficacia e sicurezza dei servizi erogati deve essere perseguita attraverso altre forme. Infatti bisogna incidere con efficacia nel rapporto tra esigenze di promozione del farmaco ed esigenze formative dei medici. Bisogna eliminare gli aspetti smaccatamente commerciali della informazione ed accentuare i contenuti scientifici. Bisogna rivedere la pratica del co-marketing.

Rispetto ai problemi sollevati dal decreto l'Intersindacale medica e sanitaria proclama la mobilitazione della categoria e preannuncia iniziative  cui si darà vita anche d'intesa con i medici convenzionati.

L'Intersindacale, inoltre, ha preso in esame le diverse e gravi problematiche che interessano la sanità del nostro paese. In modo particolare i comunicati stampa attraverso i quali il Ministro della Salute, il Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, comunicano all'opinione pubblica dell'esistenza di un testo relativo alla modifica dello stato giuridico della dirigenza medica e sanitaria, senza che si sia mai costituita, come da noi richiesto, una sede di confronto con la presenza del Ministero della Salute, Regioni e Organizzazioni sindacali della Dirigenza. 
In merito, le preoccupazioni riguardano in particolare due punti:
a) la sopravvivenza nei termini attuali di godimento dell'indennità di rapporto esclusivo e la garanzia del relativo finanziamento;
b) la mancata eliminazione del termine del 30.07.2003 per l'esercizio della libera professione in forma allargata in carenza di idonee strutture aziendali.
Su tale termine temporale l'Intersindacale ritiene comunque urgente un intervento del Governo.
È stata anche confermata la grande preoccupazione per il contenuto della legge finanziaria 2003, relativamente alla previsione della contrazione dei fondi sanitari a disposizione delle Regioni, che si trasformeranno inevitabilmente in una parallela riduzione della quali/quantità delle prestazioni. 

Preoccupa la mancata emanazione del Dpcm previsto dalla medesima finanziaria, per definire le quote e le modalità di assunzione a tempo indeterminato, e ancor di più preoccupa la precarietà generalizzata del rapporto di lavoro che con la finanziaria è stata istituzionalizzata. 

Le Associazioni rappresentate dall'Intersindacale, ribadiscono la loro grande preoccupazione per il sistematico sottofinanziamento della sanità pubblica e per le ricadute che ciò avrà, unitamente al processo di devoluzione, nella sopravvivenza del Sistema Sanitario nazionale.
  
ANAAO ASSOMED
CIVEMP (Sivemp-Simet)
FESMED (Acoi-Anmco-Aogoi-Sumi-Sedi-Femepa -Anmdo)  
Federazione Medici aderente alla UIL FPL 
SNABI SDS (Dirigenti Sanitari)
UMSPED (Aaroi-Aipac-Snr)

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