9 febbraio 2005
Roma, 9 febbraio 2005 - “Per una positiva conclusione del contratto, non bastano dichiarazioni di buona volontà, occorrono invece fatti concreti, ma, mentre le prime abbondano, i secondi a tutt'oggi mancano”. Questo è il secco commento di Serafino Zucchelli, segretario nazionale Anaao Assomed, a margine della decisione unitaria delle OO.SS. della dirigenza del Servizio sanitario nazionale di interrompere le trattative all'ARAN.
In questi mesi di pazienti trattative abbiamo cercato di far comprendere alle Regioni che la soluzione dei problemi che oggi investono i Servizi Sanitari Regionali (liste di attesa, costi crescenti delle attività, gradimento dei cittadini, contenziosi medico-legali, ecc.) non risiede nel "brandire il bastone" aumentando l'orario di lavoro senza corrispettivi economici, precarizzando con confusi intrecci di verifiche gli incarichi dirigenziali, rifiutando un confronto serio e responsabile sull'organizzazione del lavoro, sulla formazione e addirittura sottraendosi agli obblighi di garantire una copertura assicurativa ai professionisti (e ai cittadini!).
Così prosegue e conclude Zucchelli: "smettiamola di insistere su inutili meline; se davvero c'è la volontà di chiudere un contratto per la dirigenza che, anche migliorando le condizioni di lavoro dei professionisti, garantisca efficacia e qualità alle aziende sanitarie, noi siamo pronti!
Sgombriamo dunque il campo da inutili e velleitarie pregiudiziali e lavoriamo sodo; si può ancora fare un buon contratto!”.