Contratto: siglata l'ipotesi di accordo. Ora si onorino gli impegni

21 luglio 2005

Roma 21 luglio 2005 - Oggi all’Aran, con la sigla dell’ipotesi di accordo, è stato compiuto un ulteriore passo verso l’approvazione definitiva del contratto dei medici ospedalieri.

Vorremmo poter condividere l’entusiasmo di quanti nei giorni scorsi hanno applaudito l’Esecutivo per aver dato il via libera al contratto, impiegando, inspiegabilmente, per questa operazione ben due mesi!  Ma come possiamo spacciare un atto dovuto per una grande conquista?

Piuttosto faremmo meglio a pretendere dal Governo e dalle Regioni che l’iter di approvazione non si trascini fin nell’autunno inoltrato, un fatto che non potremmo non considerare come un’inaccettabile ed indecorosa farsa, indegna di un Paese civile e contro il quale avvieremo le più opportune azioni sindacali.

Un ulteriore motivo di preoccupazione e delusione è rappresentato per l’Anaao Assomed dalla totale assenza di notizie sulla trattativa relativa al secondo biennio economico, dopo la firma dell’intesa Governo-sindacati del 27 maggio scorso.

Non si vedono all’orizzonte gli atti di indirizzo  conseguenti all’intesa e propedeutici alla trattativa; un inquietante silenzio è dunque calato sulla vicenda e si profila quantomeno un’elusione degli impegni assunti.

In questo scenario tutt’altro che da plauso, l’Anaao Assomed ribadisce la ferma volontà di cercare le soluzioni ai molti problemi della categoria, quelli economici, ma anche quelli legati al riconoscimento normativo e retributivo del disagio medico e della professionalità crescente, alla regolamentazione dei contratti atipici, ai rapporti sempre più subordinati del SSN nei confronti dell’Università (Facoltà di Medicina), al sempre più inadeguato ed inaccettabile sistema di formazione degli specialisti.    

L’Anaao Assomed, nel pretendere che gli effetti dei benefici economici del I biennio al più presto entrino nelle buste paga dei medici, rinnova la richiesta di avviare, subito dopo la pausa estiva, la trattativa per il rinnovo del secondo biennio e preannuncia sin d’ora che ogni ulteriore e immotivato ritardo costringerà i medici dirigenti del Ssn a nuove azioni di lotta sindacale.

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