3 novembre 2005
3 novembre 2005 - “Dopo 46 mesi dalla sua scadenza naturale e dopo quasi un anno di faticosa trattativa, oggi finalmente abbiamo sottoscritto, in via definitiva, il contratto di lavoro della dirigenza medica e veterinaria relativo al quadriennio normativo 2002-2005 e al I biennio economico 2002-2003. E di conseguenza abbiamo revocato lo sciopero del 14 novembre. Ma alla soddisfazione per i contenuti dell’accordo, non corrisponde quella nei confronti del metodo dilatorio a dir poco mortificante per i professionisti della sanità, in virtù del quale l’entrata in vigore del contratto coincide addirittura con la sua scadenza”.
Questo il commento del Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, Serafino Zucchelli dopo aver siglato la prima parte del contratto di lavoro che – ha detto – “ha impegnato l’Associazione nel difficile compito di portare la trattativa con le Regioni e l’Aran sui contenuti normativi ed economici che riflettono le legittime attese della categoria, riuscendo ad aprire una fase nuova tra aziende sanitarie e dirigenza medica”.
“Con tenacia e responsabilità abbiamo contrastato con questo contratto ogni tentativo di ridurre il confronto sindacale ad un insieme di nuove regole tese a conseguire un vecchio obiettivo e cioè la massima produttività dei servizi, attraverso il massimo utilizzo della forza lavoro professionale, a parità di costi senza preoccuparsi della loro qualità, efficacia, appropriatezza e sicurezza. Ecco perché, mentre abbiamo rifiutato proposte di incremento dell’orario di lavoro a parità di retribuzione, nello stesso tempo ci siamo resi disponibili a dedicare una quota dell’orario riservato all’aggiornamento (26 ore/anno) prioritariamente per contribuire alla riduzione delle lista d’attesa, in coerenza con il trasferimento nel nuovo tabellare unico della dirigenza pubblica di una quota di retribuzione di risultato. Tale disponibilità, naturalmente nel rispetto della volontà individuale, è stata estesa anche oltre l’orario di lavoro dovuto di 34 + 4 ore settimanali, attraverso una pattuizione delle modalità di accesso e di remunerazione (60 euro/ora lorde) a prestazioni assistenziali rese in libera professione aziendale.
Con le stesse finalità abbiamo costantemente riproposto sul tavolo contrattuale tutte quelle soluzioni, oggi tecnicamente possibili ed economicamente sostenibili, di miglioramento degli standards assistenziali, soprattutto quelli relativi alle attività connesse all’urgenza-emergenza. In queste situazioni ambientali particolarmente difficili, si produce non solo la maggior parte del disagio professionale, la fatica fisica e psichica delle guardie, delle reperibilità, mal retribuite, quando retribuite, ma anche la scarsa efficacia e non sicurezza delle prestazioni rese che motiva le insoddisfazioni e la sfiducia dei cittadini e li spinge sempre più spesso a devastanti azioni di rivalsa per vera o presunta malpractice.
Con la previsione di nuovi obblighi di tutela assicurativa in capo alle aziende, compresa la rivalsa per colpa grave e la specifica indicazione a formalizzare attività aziendali dedicate al risk management, abbiamo risposto non solo alla legittima richiesta di tutela dei medici, ma anche all’esigenza condivisa di garantire ai pazienti sicurezza delle prestazioni e certezza dei risarcimenti laddove dovuti.
E’ stato poi rivisitato tutto il sistema delle verifiche sancendo il principio che, pur essendo la Dirigenza Medica sottoposta ad una doppia valutazione, annuale sui risultati dal Nucleo di Valutazione e triennale e a fine incarico di carattere professionale dal Collegio Tecnico del Dipartimento, solo il secondo può determinare eventuali sanzioni che intervengono sulla revoca degli incarichi.
Gli oneri della formazione permanente (ECM) sono a carico delle aziende che in tal modo devono garantire ai propri dirigenti l’accesso al numero e tipologia di crediti previsti dalla normativa nazionale.
Sui contenuti economici la costruzione del nuovo tabellare che ha utilizzato tutto il 5,66% degli incrementi contrattuali e il conglobamento di parti accessorie della retribuzione (posizione, risultato, RIA) ha creato i presupposti per una certezza sulla entità e corresponsione degli arretrati e per incrementare la retribuzione di riferimento a fini previdenziali (Quota A,TFR) degli attuali e prossimi dirigenti in quiescenza”.
“Ora - conclude Serafino Zucchelli – la nostra attenzione e il nostro impegno sindacale si sposta verso la trattativa per rinnovare il secondo biennio economico 2004-2005 che deve essere conclusa entro il 2005”.