19 aprile 2007
L'Anaao Assomed conferma l'apprezzamento già espresso per le conclusioni della indagine sulla libera professione intramoenia allargata approvate dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, pur riservandosi di analizzare in dettaglio le proposte avanzate.
In modo particolare condividiamo il giudizio di “poco realistico” espresso nei confronti del termine del 31 luglio prossimo posto dal Decreto Bersani per l'utilizzo degli studi privati apprezzando la volontà, ribadita anche dalle recenti posizioni del ministero della salute, di porre fine al regime delle proroghe che si susseguono da 8 anni attraverso un percorso condiviso che traguardi la fine del 2008.
L'inserimento della attività intramoenia, ancorché allargata, in un sistema organizzato di controllo e gestione aziendale che utilizzi, se necessario, anche spazi esterni alla azienda potrebbe dare l'avvio ad un sistema stabile e trasparente che garantisca il diritto dei medici e quello dei cittadini.
Ovviamente fatte le necessarie verifiche tecniche e con la collaborazione di organismi professionali.
Quanto al riscontro di episodi di evasione fiscale, poche centinaia di casi su 50.000 professionisti che esercitano tale attività - per quanto da condannare ed espressione di assenza delle procedure di controllo - non giustificano campagne mediatiche di accuse generalizzate nei confronti dell'intera categoria.
La violazione delle regole non implica la abolizione delle regole stesse, così come il fatto che tale fenomeno sia stato evidenziato con maggiore frequenza negli esercizi commerciali non induce nessuno a pensare di vietare l'attività commerciale.
L'Anaao Assomed si augura che sia giunta l'ora di confrontare proposte concrete che evitino un dibattito ideologico per permettere di dedicare le energie di istituzioni e professionisti ai problemi più urgenti del servizio sanitario nazionale.