Comunicati stampa
03/01/2008

Finanziaria: ai medici italiani negati i turni di riposo dei colleghi europei

30 gennaio 2008

L'Anaao Assomed denuncia la norma prevista nella legge finanziaria 2008 che dichiara non esigibile la disposizione, valida nel resto del mondo sanitario europeo, che garantisce durante la giornata un periodo di riposo continuativo di almeno 11 ore (articolo 7 del decreto legislativo 66/2003).
La Legge Finanziaria, abrogando tale diritto, rende di fatto programmabili negli ospedali italiani turni di lavoro della durata persino di 24 ore continuative, noncurante della correlazione evidenziata da numerosi studi scientifici tra prolungamento del tempo di lavoro in sanità e rischio di errore.

Con uno degli innumerevoli commi della legge di bilancio, lontano dai clamori mediatici ed eludendo ogni confronto con i sindacati, il Governo ha quindi stabilito, senza motivazioni, che alcune tutele relative all'organizzazione del lavoro contenute nelle direttive europee recepite in Italia con il D.Lgs 66/2003, non sono applicabili a medici ed infermieri del SSN.

E' farisaico scandalizzarsi per i casi di cosiddetta malasanità, legati in prevalenza al mancato rispetto di standard organizzativi e di sicurezza da parte delle aziende sanitarie, se poi con improvvisati provvedimenti legislativi, che dilatano l'orario di lavoro giornaliero a dispetto delle norme europee, si accresce il rischio clinico e la insicurezza negli ospedali. E' inutile prevedere unità di risk management nei luoghi di lavoro se poi un chirurgo è costretto ad entrare in sala operatoria magari dopo 20 ore di servizio continuativo.

E' inaccettabile che di giorno il Ministro della Salute continui a sostenere provvedimenti, ancora mai visti, destinati ad accrescere la sicurezza negli ospedali e di notte, il Governo di cui fa parte, operi per aumentare il rischio nelle corsie ospedaliere.

L'Anaao Assomed dichiara la più ferma opposizione ad una norma che nega il diritto dei lavoratori della sanità alla tutela della propria integrità psico-fisica e quello dei cittadini a ricevere prestazioni sanitarie con il più elevato standard di sicurezza e chiede che essa venga cancellata con un apposito provvedimento d'urgenza, pronta anche al ricorso alle vie legali promosso nelle sedi opportune fino alla Corte di Giustizia Europea.

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