Comunicati stampa
10/03/2011

Bene l'aumento dei pediatri, ma il problema è il sistema formativo dei medici

10 marzo

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Il problema della carenza prossima di medici, che l'Anaao Assomed insieme a tutte le sigle sindacali di categoria aveva posto tra i motivi dello sciopero del 19 luglio dello scorso anno contro la legge 122, è tornato alla ribalta della cronaca.

Bene l'aumento dei posti di specializzazione nelle scuole di Pediatria annunciato dal ministro Fazio anche se non risolve il problema delle mancate assunzioni, che aumentano la precarietà fino ad oltre 40 anni di età e mettono a rischio il sistema dell'emergenza nell'età evolutiva, soprattutto in assenza di integrazione ospedale territorio, e della fuga dalla pediatria ospedaliera a quella convenzionata, dettata da maggiori vantaggi economici e minori disagi di un lavoro sempre più rischioso in strutture spesso obsolete.

La questione ovviamente non riguarda solo i pediatri e non può essere affrontata solo aumentando il numero di alcuni specialisti. La soluzione non può essere che anticipare l'incontro tra sistema formativo e sistema assistenziale cui fornire la quantità e qualità di medici necessarie alla sua missione. Pena l'aumento notevole del rischio di errori medici e conflittualità locali.

Il servizio sanitario non può aspettare 11 anni per avere un pediatra o un chirurgo o un internista, peraltro in formato grezzo, in condizioni subalterne ad un mondo accademico autoreferenziale che si considera variabile indipendente del sistema.

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