comunicato stampa - 1 luglio
ANAAO BOCCIA UNA MANOVRA CHE PENALIZZA IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
La manovra economica varata ieri dal Governo è, nei suoi capisaldi, un film già visto.
Questo il commento del Segretario Nazionale dell'Associazione, Costantino Troise, che rileva come per il Governo il risanamento dell'economia italiana passi, ancora una volta, solo per le tasche dei dipendenti pubblici ed il taglio dei servizi.
Lo scorso anno – afferma Troise - abbiamo scioperato per chiedere una maggiore attenzione alla sanità. E oggi, evaporati i tagli dei costi della politica ed esonerato il settore privato, a rimettere in ordine i conti pubblici, e con effetto immediato, sono chiamati i soliti noti, enti locali e dipendenti pubblici, con medici e dirigenti sanitari del SSN particolarmente tartassati.
A dispetto delle affermazioni del Ministro Brunetta, il congelamento dei contratti e dei livelli retributivi riduce il potere d'acquisto delle retribuzioni dei Medici pubblici almeno del 20%, senza contare le ripercussioni previdenziali, mentre un esasperato blocco del turn over, divenuto negli anni un cappio al collo del sistema sanitario, peggiora le condizioni del loro lavoro.
Il blocco contrattuale di 5 anni, accompagnato dalla previsione della indennità di vacanza contrattuale per il periodo 2015-2017, recita un requiem per il contratto nazionale di lavoro mentre il tetto ai livelli retributivi segnala che per i pubblici dipendenti il guadagno è reato.
Se sono state esonerate dal blocco del turnover alcune categorie è perché le comunità non possono essere private di chi interviene in caso di incendi o di atti criminali. Ma possono essere lasciate senza Pronto Soccorso e senza organici medici adeguati? La sicurezza dei cittadini non riguarda la loro salute?
Una bomba ad orologeria fatta di ulteriori strette sul costo del personale, sugli organici e sugli standard organizzativi, oltre che di tickets e tetti, minaccia il Servizio sanitario che rischia di essere ridotto dalle due manovre, e dalla fuga dei medici e sanitari pubblici, ad un sistema povero per i poveri. Il che è fortemente miope perché non investire nella sanità delegittimando i medici pubblici significa indebolire i diritti, e la salute dei cittadini con costi maggiori.
Nessuna manovra correttiva può essere considerata equa se salvaguarda rendite e privilegi per penalizzare il lavoro, tantomeno quello dei medici del SSN chiamati a tutelare, in condizioni sempre più gravose e rischiose, un bene prezioso e costituzionalmente garantito quale la salute dei cittadini.
L'ANAAO ASSOMED – conclude Troise - si attiverà, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria per cercare di correggere i passaggi più pericolosi della manovra economica 2011-2014.
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