“Anche se non può erogare la prestazione richiesta”, il medico deve prodigarsi facendo “tutto quello che è nelle sue capacità per la salvaguardia l'integrità del paziente”. Non basta, dunque, semplicemente consigliare al paziente una diversa struttura, “omettendo di inquadrare la situazione clinica e, quindi, di consentire ai sanitari successivi di avvalersi di una valutazione specialistica”, nella specie odontoiatrica.