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05/03/2013

DAI LEA ALLE CURE H24, ECCO LE LEGGI IN STAND BY. ANAAO: "USCIRE AL PIU' PRESTO DA PARALISI".

ADNKRONOS SALUTE - Intervista a Costantino Troise - 5 marzo

Roma, 5 mar. (Adnkronos Salute) - "Diritto alla cura e diritto a curare rimangono ancora tra le priorità di un'Italia chiamata ad uscire al più presto dalla paralisi legislativa ed economica". E' quanto afferma il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Costantino Troise, che commenta così il documento elaborato dalle Regioni che fa il punto sulle leggi in sanità in stand by. Norme rimaste al palo, tra accordi e intese non ancora raggiunte.
"In stand by - aggiunge Troise - rimane in sostanza il futuro del servizio sanitario pubblico insieme con il diritto alla salute dei cittadini e le aspettative dei medici dipendenti rispetto a migliori condizioni di lavoro, a cominciare dal sistema di emergenza-urgenza. Un Paese in stallo - conclude il numero uno dell'Anaao Assomed - non è solo un Paese che non progredisce, quanto una comunità che rischia di perdere i risultati raggiunti, buttando con l'acqua sporca degli sprechi anche il bambino della sanità pubblica".

Sanità: dai Lea alle cure H24, ecco le leggi in stand by
Roma, 5 mar. (Adnkronos Salute) - Dai Lea agli standard ospedalieri; dalla riforma delle cure primarie alla revisione della filiera distributiva del farmaco. E ancora: ticket, ludopatia, costi standard: sono tante le questioni aperte in materia di sanità rimaste in stand by in quella terra di mezzo che delimita la vecchia e la nuova legislatura. All'appello mancano infatti diversi decreti attuativi per applicare del tutto le tre leggi più significative del Governo Monti in materia sanitaria: legge di stabilità, spending review e legge Balduzzi. E' quello che emerge da un documento elaborato dalla segreteria della Conferenza delle Regioni, che fa il punto sui provvedimenti da emanare in sede di Conferenza Stato-Regioni e Conferenza Unificata. Norme rimaste al palo, tra accordi e intese non ancora raggiunte.
Si va dall'assistenza territoriale, all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea). E ancora. Fermi ai box il regolamento sugli standard ospedalieri, la revisione del sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco, le norme di contrasto alla ludopatia, i costi standard, la responsabilità professionale. E, ciligiena sulla torta, la spada di Damocle dei 2 miliardi di ticket che scatteranno dal prossimo anno se non si troveranno altre coperture, anche se questi ultimi sono frutto della manovra Tremonti dell'estate del 2011. Tutte questioni che rischiano di rimanere incompiute, visto il complesso scenario politico uscito dalle urne elettorali. Spetterebbe infatti al prossimo governo occuparsene, anche come nuovo interlocutore degli Enti locali.
Uno dei provvedimenti più importanti fermo ai box è, ad esempio, l'aggiornamento dei Lea. A fine anno il ministero della Salute ha emanato un decreto che aggiorna i Lea per le malattie rare, che prevede alcune nuove cronicità, introduce misure di contrasto alla ludopatia e prevede l'epidurale gratuita. Si tratta però solo di un primo passaggio: il percorso prevede ancora il parere delle commissioni parlamentari e l'intesa con le Regioni. Ad oggi, il provvedimento è bloccato al ministero dell'Economia. Altra questione è la riforma delle cure primarie, che prevede l'ambizioso progetto di creare ambulatori H24 con medici e infermieri. Entro maggio le convenzioni dei medici di famiglia, pediatri e specialisti dovranno essere adeguate alle nuove norme in tema di assistenza primaria stabilite dal decreto Balduzzi che prevede servizi sanitari attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie all'aggregazione tra medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali ed ex guardia medica. (segue)

(Adnkronos Salute) - Rinviati al 30 giugno 2013, dalla legge di stabilità, i termini per le misure di contrasto alla ludopatia, che prevedono ad esempio restrizioni agli spot che pubblicizzano il gioco d'azzardo. Un'altra norma incompiuta è anche quella sulle bevande analcoliche, che in base alla legge Balduzzi devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20%. Ebbene, manca ancora un decreto del ministero della Salute per la definizione dei criteri per la formazione del personale adibito alla produzione, alla somministrazione e alla commercializzazione degli alimenti.
Al palo c'è anche il nuovo sistema di remunerazione della filiera del farmaco. La legge di stabilità proroga al 30 giugno 2013 il termine per l'adozione del nuovo sistema, con la possibilità di un ulteriore slittamento al 31 dicembre. Un altro punto chiave è quello riguardante la responsabilità professionale degli operatori sanitari, che tra le norme più significative prevede che il camice bianco risponda dei danni solo in caso di dolo o colpa grave. Ad oggi, manca un decreto del presidente della Repubblica, previo parere della Stato-Regioni, per i contenuti e le procedure dei contratti assicurativi.
Su un binario morto il regolamento sugli standard ospedalieri. Il termine era stato fissato al 31 ottobre, ma il testo è approdato all'ordine del giorno della Stato-Regioni solo a fine gennaio e da allora non è stato ancora trattato. La spending review prevedeva inoltre un'accelerazione per l'adozione dei costi standard, che sarebbero dovuti essere definiti entro il 31 dicembre 2012, ma lo scorso 22 novembre si è registrata la mancata intesa in Conferenza Stato-Regioni. "La mancata intesa - riferiscono fonti delle Regioni - è dovuta al mancato accoglimento da parte del governo del criterio della rappresentatività geografica". (segue)

(Adnkronos Salute) - Nulla di fatto anche sui criteri di classificazione degli Irccs previsti dalla legge Balduzzi. Mancano infatti ancora due decreti ministeriali sul tema. Per quanto riguarda la donazione e il trapianto di organi, il ministero della Salute, attraverso un decreto, fisserà entro giugno criteri e procedure per la gestione di tutte le attività connesse ai trapianti d'organo prevedendo norme su qualità, sicurezza e controlli per tutte le fasi del processo, dalla donazione all'eliminazione in armonia con le normative comunitarie.
Spiragli invece sul fronte dell'intramoenia, punto forte della legge Balduzzi. Malgrado l'impianto sia ancora tutto da costruire, il ministro della Salute ha firmato, lo scorso 21 febbraio, il decreto con il quale vengono definite le modalità tecniche per la realizzazione della infrastruttura di rete per il supporto all'organizzazione delle attività libero professionale intramuraria. Su questo punto le Regioni fanno sapere di aver chiesto al governo "un impegno per prorogare di 6 mesi l'applicazione di questo decreto".
C'è poi la questione spinosa dei nuovi ticket. Dal 2014 saranno introdotte misure di compartecipazione alle prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto a quelle già introdotte. E' previsto che le Regioni potranno ridurne l'impatto purché assicurino comunque, con misure alternative, l'equilibrio economico finanziario che dovrà essere preventivamente certificato dal Comitato verifica del rispetto dei Lea. Il risparmio stimato è di circa 2 miliardi l'anno.

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