24 ottobre 2006
Negli ospedali italiani si muore come a Bagdad!
Penseranno questo, oggi, milioni di persone leggendo i giornali, grazie ai nostri colleghi dell’Aiom che ieri hanno diffuso cifre allarmanti sulle morti quotidiane causate dagli errori medici. L’Anaao Assomed ritiene tali dati, rilanciati dai mass media senza alcuna verifica della attendibilità delle fonti, privi di fondamento statistico e scientifico. Non esiste, infatti, alcun riscontro oggettivo né per questi numeri né per tutti quelli che ciclicamente vengono diffusi con l’unico risultato di provocare un inutile clamore mediatico.
Il danno per procurato allarme è ingente e ne farà le spese ancora una volta un servizio pubblico già martoriato, che tenta faticosamente di risollevarsi in termini economici e di credibilità. Per non parlare dei riflessi sulla categoria medica che cerca ogni giorno con il proprio lavoro di conquistare spazi di fiducia nei cittadini e che ora, a causa di questo festival di numeri, rischia di essere retrocessa nelle posizioni più arretrate.
Non vogliamo, certo, negare l’esistenza dell’errore nelle organizzazioni sanitarie. Lo conosciamo bene e ne combattiamo tutti i giorni le cause. L’Anaao Assomed ha fortemente voluto nel contratto di lavoro l’istituzione di Unità Operative di Rischio clinico all’interno delle Aziende Sanitarie e costantemente promuove aggiornamenti per i Medici in tema di prevenzione degli errori ed incremento della sicurezza dei pazienti.
La strada da percorrere è tutt’altro che semplice, ma occorrerebbe impegnarsi a costruire reti di protezione piuttosto che un clima di caccia alle streghe che ha l’unico effetto di generare sfiducia vanificando il lavoro profuso con onestà, competenza e responsabilità dalla stragrande maggioranza dei Medici del SSN.