Comunicati stampa
14/11/2006

Manifestazione 14 novembre 2006: il Governo modifichi la Finanziaria

14 novembre 2006 - Comunicato stampa Cosmed

“Chiediamo al Governo che questa Finanziaria venga modificata in fretta e la manifestazione di oggi non può passare inosservata agli occhi di una maggioranza che deve rispettare i diritti del milione di dirigenti che rappresentiamo”. Questo il commento di Carlo Lusenti, Coordinatore della Cosmed, una delle quattro Confederazioni che, insieme a Cida, Confedir e Cuq, hanno manifestato oggi a Roma per modificare alcuni aspetti della legge all’esame del Parlamento.

Non era accaduto con le precedenti leggi finanziarie di sentire il bisogno di manifestare pubblicamente un disagio così forte come invece ci impone questo provvedimento. E non lo abbiamo fatto per ragioni politiche o corporative, ma perché riteniamo necessario sollecitare il Governo ad avere una visione globale dei problemi di una grande parte del motore produttivo di questo Paese.

Prima ancora dei contenuti della legge finanziaria, non accettiamo il metodo con cui è stata condotta la concertazione. Se è vero come è vero che rappresentiamo una parte importante del mondo produttivo, non vogliamo esserlo solo quando si tratta di essere tassati, ma anche nella fase di progettazione degli interventi. Ed invece i dirigenti sono stati tenuti fuori dai meccanismi di concertazione.

Quanto ai contenuti non possiamo accettare di pagare per tre volte: 1) la rimodulazione delle aliquote Irpef che aumenta l’aliquota contributiva delle fasce di reddito sopra i 75.000 euro; 2) il contributo di solidarietà del 3% sulle pensioni superiori a 5.000 euro lorde al mese; 3) l’insufficiente finanziamento dei contratti del pubblico impiego. In questo modo veniamo colpiti per tre volte e la categoria dei medici dipendenti, vede vanificare irrimediabilmente gli incrementi contrattuali di cui ha potuto beneficiare addirittura dopo un anno dalla scadenza del contratto.

In questa legge finanziaria mancano interventi strutturali. In ambito previdenziale, ad esempio: a fronte del prelievo del 3%, non sono previste scelte per l’avvio della previdenza integrativa che avrebbero potuto garantire un futuro previdenziale a chi entra nel sistema lavoro. E per i medici e veterinari del Ssn il problema assume connotati ancor più gravi, dal momento che l’ingresso nel mondo del lavoro avviene in età avanzata rispetto agli altri settori.

Altra fonte di preoccupazione è rappresentata dal rinnovo dei contratti di lavoro, i cui finanziamenti restano insufficienti. E certo non ci tranquillizzano le misure adottate dal Governo che vuol far credere di aver risolto il problema rendendo esigibili i contratti che però mancano di adeguata copertura economica!

Questa analisi – ha concluso Lusenti - ci induce a ritenere che il Governo non abbia voluto sostenere con questa legge finanziaria una cultura dei dirigenti, una cultura fatta di responsabilità, di competenze, di merito, negandogli quel ruolo determinante per sostenere il rispetto di questi valori.

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