Comunicato stampa Anaao del 27 ottobre 2011
Le intenzioni del Governo quali l’istituzione della cassa integrazione per i dipendenti pubblici e la mobilità obbligatoria, pena licenziamento, bene si inseriscono in un contesto di attacco forsennato alle retribuzioni e alle pensioni che colpisce prevalentemente il lavoro pubblico, e quindi medici e dirigenti del Ssn. E’ questo il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise ad alcuni dei contenuti della lettera consegnata alla UE.
Ormai si spara nel mucchio, ma sempre con un occhio di riguardo per l’odiato pubblico impiego, identificato come unico soggetto titolare di sacrifici, tagli e leggi speciali.
Questo Governo non manca giornalmente – aggiunge Troise - di manifestarci la sua totale e violenta ostilità sulla base di una vera e propria ideologia che persegue l’eliminazione del lavoro e del servizio pubblico.
Sono solo 3 milioni i dipendenti pubblici in Italia e tra loro ci sono quanti garantiscono i servizi fondamentali per il cittadino: sanità, scuola e sicurezza.
Non basterà tutto il sangue dei dipendenti pubblici per sanare il bilancio, devono pagare i grandi patrimoni, gli evasori, la classe politica. Basta tutelare furbi ed arricchiti, colpendo la struttura portante di quel poco di welfare rimasto nel nostro Paese.
Nessuno sviluppo è possibile senza servizi sociali. Se queste sono le soluzioni prospettate non potremo sottrarci dal reagire per far sì che in ultimo il Governo tagli se stesso.