La lesione del rapporto parentale determinata dalla morte del congiunto provoca uno sconvolgimento nella vita del superstite che ben può sussistere anche laddove un vero e proprio rapporto di parentela difetti: di conseguenza va riconosciuto il diritto al risarcimento del danno anche al convivente "more uxorio" del defunto, quando risulta provata una relazione caratterizzata da tendenziale stabilità e da mutua assistenza morale e materiale.