«Attualmente le prestazioni extra vengono retribuite 80 euro l'ora, solo che la metà se ne vanno tra tasse e contributi alle aziende sanitarie, che tra l'altro non tutte hanno adeguato la tariffa altrimenti ferma a soli 60 euro, che andrebbe comunque defiscalizzata», lamenta Carlo Palermo, segretario nazionale dell'Anaao. «Per il recupero di questa enorme mole di arretrato però serve assumere personale. In que-sta fase di emergenza dovremmo attingere al serbatoio degli specializzandi dal terzo anno in poi, superando tutte le pastoie burocratiche che frenano il loro trasferimento dalle università agli ospedali»
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