Danno d'immagine secondo riforma Brunetta al medico convenzionato interno
Un sanitario era stato rinviato a giudizio perché, in qualità di Dirigente medico dell'Azienda Sanitaria, assegnato in regime convenzionato ad una struttura sanitaria, attraverso falsa attestazione a mezzo timbratura elettronica della presenza in servizio, induceva in errore l’ASL sull'effettiva quantificazione del servizio prestato e della relativa retribuzione. La Corte dei Conti ha osservato che il medico non è un professionista privato che svolge anche attività per la Asl sulla base di convenzione, venendo remunerato in relazione al numero delle prestazioni effettuate, ma è un convenzionato interno, il quale è un medico che svolge la propria attività esclusivamente per la ASL, fruendo di una retribuzione mensile, con un orario di lavoro da osservare.