Una ASL ha segnalato alla Corte di Conti una vicenda ritenuta produttiva di danno erariale collegato ad alcuni fatti che vedevano coinvolti un primario per l'aggressione perpetrata a carico di un suo aiuto e per una serie di ulteriori atti illeciti finalizzati ad esautorarlo dallo svolgimento della attività professionale. Dagli elementi raccolti è emersa la sussistenza di una attività persecutoria consistita nella emarginazione del sanitario dalle ordinarie attribuzioni lavorative connesse alla qualifica rivestita, protrattasi per più anni e sfociata in numerosi giudizi penali, amministrativi e civili, nell'ambito dei quali la competente autorità giudiziaria adita ha sindacato negativamente il comportamento posto in essere dal primario.