Comunicati stampa
01/03/2003

Dichiarazione di Serafino Zucchelli su DL anti illeciti approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio 2003

1 marzo 2003

Roma, 1 marzo 2003 - “Siamo alle ‘grida manzoniane’: pene sempre più aspre, illegalità sempre più diffusa. Non saranno i roboanti proclami, né la faccia feroce di uno Stato che minaccia pene assurde ed inventa una polizia speciale per il mondo sanitario, ad elevare i livelli etici degli addetti al settore. L’esperienza USA ci insegna che neanche la pena di morte riduce il numero dei delitti. Le grida altisonanti sono, invece, espressione di impotenza e di un maldestro e demagogico tentativo di rassicurare un’opinione pubblica giustamente preoccupata.

Il malaffare in sanità purtroppo esiste, è più odioso che in altri settori, ed è l’espressione di una società che sempre più individua nel denaro e nel possesso il valore più alto da perseguire. Quale credibilità, però, può avere l’esecutivo attuale nel richiamare gli individui ad atteggiamenti di livello etico più elevato, quando quotidianamente vengono favoriti con leggi (depenalizzazioni, condoni etc.) coloro che in campo economico si comportano in modo disinvolto o illegale?

Nel campo specifico la categoria medica non può accettare che le deviazioni di alcuni dei suoi membri siano assunte a pretesto per una legislazione d’urgenza e speciale e per giunta del tutto inefficace e pericolosa. Chi deciderà se una prescrizione farmaceutica o diagnostica non è pertinente? Chi deciderà se un ricovero ospedaliero è ingiustificato? La polizia speciale? La riduzione dell’autonomia e della libertà del medico si ritorcerà purtroppo ai danni dei cittadini.

Altri sono i provvedimenti che devono esser assunti allo scopo di eliminare le condizioni che favoriscono il malaffare. Bisogna incidere con efficacia nel rapporto tra esigenze di promozione del farmaco ed esigenze formative dei medici. Bisogna attenuare gli aspetti smaccatamente commerciali della informazione ed accentuarne i contenuti scientifici. Bisogna forse rivedere la pratica del co-marketing.

Questi ed altri sono i settori su cui avviare una seria riflessione ed un confronto in campo sanitario che riteniamo necessario ed urgente. Grave danno, invece, producono le grida scomposte e le minacce”. 

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