09/01/2004
Vertenza per la salute: proclamato lo stato di agitazione. Assemblee unitarie il 20 gennaio
9 gennaio 2004 - Comunicato stampa intersindacale
ANAAO ASSOMED - AMSCE - ANPO - AUPI - CIMO-ASMD - CISAL Medici - CIVEMP (SIVEMP-SIMET) – CONFEDIR SANITA’ (SICUS – SIDAS) - FEDERAZIONE CISL Medici-COSIME (DIRSAN MEDICI-CISAS MEDICI-SAPMI-USPI)- FEDERAZIONE Medici aderente UIL FPL (UIL-FPL MEDICI-AMCO-COAS-CUMI-AISS-FAPAS-FIALS-FNAM-Nuova ASCOTI-SAPMI-UMI-UMUS) – FEDERSPECIALIZZANDI (AMSUR-AMSPES-MEDSPI-SPECMI-SPEM) - FESMED (ACOI-ANMCO-AOGOI-SUMI-SEDI-FEMEPA-ANMDO) - SINAFO - SNABI SDS - SNAMI Ospedalieri - UGL Medici - UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR) - UNIONE MEDICA
Roma, 9 gennaio 2004 - Le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e tecnico amministrativa, dando seguito agli impegni programmati nell’ambito della VERTENZA PER LA SALUTE, hanno proclamato formalmente lo stato di agitazione della categoria, con l’intento di indire una giornata di sciopero nazionale, LUNEDI’ 9 FEBBRAIO 2004, qualora non si giungesse alla soluzione dei problemi oggetto della protesta.
Nel frattempo, MARTEDI’ 20 FEBBRAIO 2004, si svolgeranno assemblee unitarie in ogni ospedale italiano al termine delle quali verrà sottoposto all’approvazione dei partecipanti un documento congiunto.
La categoria chiede:
- l’abolizione della norma recentemente approvata che prevede l’istituzione di un super controllo centralizzato dal Ministero dell’Economia di tutte le prescrizioni mediche;
- l’integrazione della legge finanziaria 2004, che preveda lo stanziamento di fondi adeguati, come richiesto anche dalle Regioni e finanziamenti idonei al rinnovo del secondo biennio economico del contratto della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e tecnico-amministrativa;
- l’eliminazione delle proposte di legge di modifica costituzionale tese a dar vita ad una devoluzione disgregatrice del sistema sanitario nazionale;
- l’eliminazione delle ingiuste penalizzazioni categoriali previste dalla riforma previdenziale;
- l’applicazione di un corretto concetto di aziendalizzazione inteso oggi, invece, come esclusivo obiettivo di contenimento economico conseguito attraverso l’eccessivo potere monocratico dei direttori generali;
- la reale partecipazione dei dirigenti medici, veterinari, sanitari e tecnico-amministrativi alla gestione clinica delle aziende sanitarie;
- i finanziamenti per l’espletamento della ECM per la dirigenza sanitaria;
- la copertura economica alla specifica legge (dlgs 368/99) e la stipula dei contratti di lavoro subordinato finalizzati alla formazione specialistica, prevedendo, nel contempo, lo svolgimento dei corsi di specializzazione anche nelle strutture ospedaliere accreditate;
- l’introduzione di una tutela assicurativa obbligatoria per l’attività medica e dei dirigenti sanitari, nell’interesse anche dei cittadini;
- la realizzazione di una seria politica contrattuale, che porti ad una rapida definizione dei rinnovi contrattuali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e tecnico-amministrativa;
- la conclusione dell’iter dell’ipotesi di CCNL relativo alle code contrattuali sottoscritto da quasi due anni e ancora oggi non applicato;
- la corretta definizione dello stato giuridico dei dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti dal Ministero della salute ancora in attesa, dopo oltre 6 anni, del rinnovo del contratto di lavoro.
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