Alta adesione all'iniziativa "Un'ora per la salute"

8 marzo 2004

Roma, 8 marzo 2004 - L’alta adesione allo sciopero di un’ora di questa mattina dei dirigenti medici, veterinari, sanitari, tecnico-amministrativi del Ssn, dei medici e veterinari del ministero della salute e degli specializzandi - che si attesta intorno al 75-80% - sta a dimostrare l’alto livello di sensibilità della categoria rispetto alle motivazioni che hanno portato alla protesta. Per domani è previsto che l’equivalente di un’ora di lavoro venga devoluta alla Caritas per iniziative umanitarie. Anche se non sarà possibile avere una stima della somma raggiunta prima della fine del mese, già risulta che moltissimi colleghi abbiano inviato la richiesta di trattenuta alla propria amministrazione.

I dirigenti continuano, quindi, a partecipare in modo massiccio alle azioni sindacali, cercando di suscitare nei cittadini la consapevolezza del rischio che oggi corre la tutela del diritto alla salute.

Dinanzi a questo clamore, risulta ancor più sconcertante, il persistente silenzio del Governo: nessuna risposta ai problemi sollevati dalle azioni di protesta dei dirigenti tutti del Ssn; nessuna parola spesa a garanzia della sopravvivenza del servizio sanitario nazionale, del suo finanziamento e del mantenimento della sua integrità.

All’interno del Ssn i medici vivono una situazione di crescente disagio, costretti a svolgere funzioni in aziende sempre più povere e con finanziamenti limitati al punto da compromettere la garanzia delle prestazioni ai cittadini. Il disagio si acuisce anche per il mancato rinnovo del contratto che tarda da oltre 2 anni, nel corso dei quali si è verificata una forte perdita del potere di acquisto degli stipendi già modesti.

Permangono, quindi, inalterate le ragioni della protesta, sia generali che categoriali, che ci porteranno inevitabilmente allo sciopero nazionale di 24 ore del prossimo 22 marzo.

Allegati

• Leggi l'articolo