I medici scrivono a Storace: subito proroga intramoenia e incremento fondi per il contratto

6 maggio 2005

Roma,  6 maggio 2005 - L’Anaao Assomed, in una nota inviata al neo eletto Ministro della salute Francesco Storace, ha indicato le priorità che la categoria ritiene imprescindibili nell’agenda del nuovo ministro, indicando almeno cinque aspetti sui quali ottenere un impegno e risposte concrete.

Il primo è il varo di un provvedimento che ristabilisca l’obbligo per le Asl e gli ospedali di garantire l’intramoenia allargata, come previsto dalla legge 229/99, fino a quando non siano resi disponibili spazi adeguati all’interno della struttura annullando quindi la scadenza del 31 luglio 2005.

Il secondo aspetto è quello relativo all’avvio concreto delle trattative per il secondo biennio economico in scadenza il 31 dicembre prossimo, superando il vincolo economico del 4,3%, stabilito dalla finanziaria 2005. Tale cifra è, infatti, insufficiente a compensare la perdita del potere d’acquisto della retribuzione della categoria, nonostante le affermazioni dell’Istat.

Il terzo è l’intervento sui provvedimenti all’esame della Camera in materia di Governo clinico. La nuova normativa, a giudizio dell’Anaao Assomed, deve servire per favorire un maggiore coinvolgimento dei dirigenti medici nelle scelte strategiche delle aziende sanitarie, limitando, nel contempo, il potere del Direttore Generale. Questo servirà anche ad orientare le aziende ad una maggiore attenzione alla produzione di prestazioni sanitarie del livello qualitativo più alto possibile, superando le tendenze attuali volte esclusivamente al contenimento dei costi.

Il quarto aspetto è quello relativo alla devoluzione: per l’Anaao Assomed l’ultimo testo di modifica costituzionale approvato dal Senato il 23 marzo scorso non dà garanzie sufficienti per il mantenimento della unicità del Ssn. L’Associazione si oppone fermamente alla frammentazione del Ssn ed alla creazione di 21 sistemi sanitari regionali che non garantirebbero più l’uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute.

Infine deve essere esercitato un attento controllo sull’attività legislativa delle Regioni e sulle intese tra Regioni e Università che rischiano di stravolgere i principi fondamentali dei rapporti tra Ssn e Università definiti nel dlgs 517/99.

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