26 giugno 2008 - Comunicato stampa Cosmed, Cida, Confedir-Mit
L'art. 72 del decreto legge sulla finanza pubblica, n.112 del 2008, contiene all'ultimo comma una norma che rimette all'assoluta discrezionalità dei vertici politici di tutte le pubbliche amministrazioni il mantenimento in servizio o il pensionamento coatto di tutti i dirigenti con almeno quarant'anni di contributi versati.
E' peggio dello spoils system, perché oltre la metà dei dirigenti resteranno in servizio sotto la spada di Damocle del licenziamento e, perciò, esposti ad ogni possibile pressione e ricatto da parte degli organi politici.
Se applicata massicciamente, questa norma comporterebbe la decapitazione di molti uffici dirigenziali, nelle pp.aa., nella scuola, nella sanità, generando una situazione di assoluta ingovernabilità di questi apparati.
In ogni caso, rappresenta una sostanziale violazione del diritto di ciascuno all'esercizio della funzione ed alla conseguente retribuzione fino al raggiungimento dei limiti di età finora previsti dalla legge e dai contratti collettivi.
Soprattutto, la situazione di dipendenza dei dirigenti dalla discrezione degli organi politici viola pesantemente il principio di distinzione tra politica ed amministrazione, nonché i principi costituzionali da cui questo dipende, ovvero l'imparzialità dell'Amministrazione (art. 97) e la finalizzazione esclusiva dell'operato dei pubblici impiegati al servizio della Nazione (art. 98).
Pertanto, le Confederazioni CIDA, Confedir-Mit e Cosmed, che rappresentano la stragrande maggioranza di queste categorie, pur riservandosi una valutazione sulle restanti norme del Decreto in questione, annunciano sin d'ora una forte mobilitazione, verso gli organi costituzionali, il Parlamento e l'opinione pubblica, per ottenere che questa norma venga cassata in sede di conversione.
COSMED Carlo Lusenti
CIDA Giorgio Rembado
CONFEDIR-MIT Roberto Confalonieri