Comunicati stampa
04/02/2009

Ddl Brunetta: le commissioni riunite bocciano le modifiche chieste dai medici

4 febbraio 2009

Ddl Brunetta: l'Anaao continuerà la lotta per fermare l'attacco del Governo

Le Commissioni riunite della Camera hanno respinto ieri tutte le modifiche del Disegno di Legge di A.C. 2031 (promosso dal Ministro Brunetta per delegare il Governo alla riforma del pubblico impiego) che l’Anaao Assomed ed altre OOSS della Dirigenza Medica, aveva richiesto, denunciando le ricadute negative di alcune sue parti sul funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale e sulla Dirigenza Medica e Sanitaria in particolare.

E’ stata, così, confermata la previsione di destinare per i dirigenti pubblici il 30% del trattamento economico in godimento al salario di risultato. Sempre più attuale diventa il rischio di una riduzione secca delle retribuzioni attualmente in godimento a carico delle voci a carattere fisso e continuativo, sulle quali viene sostanzialmente calcolato il trattamento previdenziale e quello di fine rapporto.

Inoltre è stata mantenuta la limitazione ai soli “primari ospedalieri” introdotta dal Senato, sia pure modificando la terminologia, di esenzione dall’applicazione dell’articolo 72, ultimo comma, della legge n. 133/2008.

E’ stata respinta cioè la nostra richiesta di estendere la modifica all’intera dirigenza dell’area medica e sanitaria lasciando la stragrande maggioranza del personale medico e sanitario esposta ad una discrezionale e coatta messa in quiescenza anche con soli 58-59 anni di età anagrafica, al conseguimento di 40 anni contributivi ma con soli 30 anni di servizio attivo.

A parte l’evidente conseguente aumentato costo a carico del sistema previdenziale, aggravato dal persistente blocco del turnover, non si capisce come all’interno di un unico livello dirigenziale ed a parità di norme previdenziali possa essere previsto un trattamento differenziato per i titolari di un incarico, per di più a termine.

L’Anaao Assomed denuncia gli evidenti profili di illegittimità costituzionale e soprattutto la cieca discriminazione nei confronti di oltre 100.000 medici dipendenti cui è affidata la difesa di un bene costituzionalmente tutelato quale la salute dei cittadini.

Pertanto l’Anaao Assomed proporrà a tutti i sindacati della dirigenza medica e sanitaria del Ssn di organizzare forme di protesta sindacale unitarie per fermare questo attacco forsennato alla professione e al Ssn.

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