Politica e sanità: è ora di cambiare

18 settembre 2009

L’ANAAO ASSOMED registra con soddisfazione la volontà dichiarata da più parti di ridefinire confini e limiti della politica per arginarne l’ingerenza nel mondo della sanità.

Le leggi vigenti non impediscono alla politica di invadere questo settore per promuovere e mantenere un capillare controllo del consenso, sacrificando su questo altare le ragioni di ordine clinico e quelle di una efficiente gestione, come il disastro dei conti dimostra.

La nomina diretta dei direttori generali da parte dell’autorità politica, con il diffuso sospetto di una scelta assai poco dipendente dalle capacità professionali, ha reso possibile il ramificarsi nelle aziende sanitarie di interessi impropri, cui sono stati piegati in molte occasioni il riconoscimento del merito e delle competenze professionali, con pesanti ripercussioni sullo stesso rapporto medico-paziente, messo a dura prova dalla perdita di credibilità dei professionisti.

Se questo è il quadro occorre avere il coraggio di introdurre sostanziali elementi di discontinuità soprattutto per quanto riguarda la nomina dei Direttori di struttura complessa.

La valutazione comparata del curriculum professionale non è sufficiente se non si esce dalla  totale discrezionalità di scelta del DG temperandola con un altro sistema di valori, tipico dei mondi professionali, che guarda al riconoscimento delle competenze e del merito.

Se non si vuole un ritorno al passato dei tradizionali concorsi pubblici è necessario valorizzare l’autonomia della professione restituendo ai suoi rappresentanti una partecipazione di peso almeno pari al Direttore Generale per giungere ad una scelta condivisa come l’ANAAO ASSOMED ha proposto al Parlamento. In una azienda “speciale” quali le aziende sanitarie solo una sintesi alta dei diversi sistemi di valori in campo può contrastare la devastante erosione della fiducia e dell’affidabilità del sistema tra i cittadini e tra gli stessi professionisti.

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