L’abusiva apposizione del termine nei rapporti di lavoro con enti pubblici non può mai comportare la conversione del rapporto da tempo determinato a indeterminato, ricordando che l’art. 97 della Costituzione e l’art. 36 del testo unico sul pubblico impiego fissano la regola del concorso pubblico, per cui, senza una selezione pubblica, non è consentita l’assunzione a tempo indeterminato di personale. Lo stabilisce la sentenza della Corte di Cassazione n. 8671 Sezione Lavoro.
23 Aprile 2024