Stabilizzazione precari: pari valutazione del servizio e dell’esperienza professionale prestata presso Enti del SSN

Ordinanza del Tribunale di Messina del 24 ottobre 2022

Commento a cura di Robert Tenuta, Direttivo nazionale Dirigenza Sanitaria Anaao Assomed

Un IRCCS siciliano aveva indetto una procedura per la stabilizzazione del personale precario regolata dalla legge Madia. In particolare l’Ente doveva stabilizzare un’unità di personale a seguito del d.lgs.75/2017 (che consente di riservare posti a bando ad aspiranti che abbiano 3 anni di lavoro ospedaliero con contratti a termine alle spalle negli ultimi 8 anni).

Nell’ambito di tale procedura era stato previsto che, qualora il numero delle istanze presentate eccedesse il numero dei posti disponibili, la formazione delle graduatorie per ciascun profilo professionale sarebbe avvenuta sulla base del criterio della pari valutazione del servizio e dell’esperienza professionale nelle medesime attività, prestata presso l’IRCCS o Enti o Aziende del Servizio sanitario.

L’Amministrazione ha successivamente proceduto alla predisposizione delle graduatorie sulla base però della valorizzazione del criterio dell’attuale presenza in servizio presso lo stesso IRCCS e non solo del criterio della pari valutazione del servizio e dell’esperienza professionale nelle medesime attività. Nella graduatoria finale l’Amministrazione ha dato priorità a chi al momento del bando era ancora presso l’IRCCS. Conseguentemente un candidato, non in servizio presso l’IRCSS al momento del bando, si è visto sopravanzare in graduatoria da altro candidato, pur vantando più anni di precariato.

L’interessato si è rivolto pertanto al Tribunale che con Ordinanza del 24 ottobre 2022 ha disposto il rifacimento della graduatoria osservando che lo stesso IRCCS, in occasione del bando, aveva correttamente indicato di adottare un criterio fedele allo spirito della legge Madia, parificando l’anzianità di servizio e l’esperienza professionale prestata presso altri enti del SSN.

Il criterio invece utilizzato (priorità al personale precario dipendente dell’IRCCS al momento del bando) non è previsto né dal bando (lex specialis), né dalla legge, è quindi illegittimo.