Le dichiarazioni del Governatore Zaia
"Non vogliamo fare prove muscolari, ma siamo in attesa del ricorso che ci permetterà di capire molte cose. Stiamo parlando di medici laureati in medicina generale e chirurgia e abilitati". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, in relazione al ricorso annunciato dall'Anaao contro le due delibere che permettono alla Regione Veneto di avviare le procedure per assumere 500 medici laureati e abilitati, ma ancora senza specializzazione.-
"Il mansionario - spiega Zaia - prevede che possano fare un sacco di attività: possono fare i medici. Non siamo contro la specializzazione, dico anzi che dovremo aumentare sempre di più le borse di studio, ma in assenza di specializzati abbiamo necessità nei reparti di geriatria, nei pronto soccorso e in Medicina generale di inserire queste figure. Che non faranno i primari, ma coadiuveranno i lavori di base come accade sempre per chi fa la gavetta".
"Il dato nazionale - ha ricordato il governatore - indica che mancano 56 mila medici specializzati. In Veneto sono circa 1.300 e questa carenza mette in crisi molti servizi. L'organico ideale dei Pronto Soccorso nel Veneto prevederebbe un'aggiunta di 315 medici che oggi non si trovano sul mercato. Nell'ultimo concorso per 80 posti , ne sono stati assunti 3". "Difendo fino in fondo che i medici devono essere formati e specializzati, però - conclude Zaia - è pur vero che non mi si può dire che un medico laureato in medicina generale, in chirurgia e abilitato è ritenuto un non medico. Non lo si può accettare".