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30/09/2015

RENZI: su appropriatezza cure, pronti a cambiare

Lo ha detto il premier rispondendo alla Camera ad una interrogazione di Sel sul decreto ministeriale in materia di prescrizioni sanitarie inutili.

"Ci vuole un patto di serietà: il fatto che si debba investire nella sanità è oggettivo perché la gente invecchia e invecchiando cambia il modello di cui abbiamo bisogno. Sono d'accordo che dobbiamo cambiare qualcosa, se c'è da cambiare qualcosa, perché non dobbiamo dare l'impressione che i cittadini non abbiano il diritto alle cure". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rispondendo a un'interrogazione di Sel sul decreto ministeriale in materia di prescrizioni sanitarie inutili, al question time della Camera.
Renzi ha ricordato che "gli stessi medici" hanno reso noto, attraverso alcune società scientifiche che, ad esempio molte "risonanze magnetiche non sono necessarie e che su 64 milioni di visite specialistiche il 10% non è appropriato". In ogni caso "c'è disponibilità totale al confronto".
"Deve essere chiaro che sulla sanità l'Italia non sta tagliando", "poi possiamo discutere" su come spendere le risorse, "fare indagini e ascoltare i medici". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rispondendo a un'interrogazione di Sel sul decreto ministeriale in materia di prescrizioni sanitarie inutili.
Il premier ha ricordato che "nel 2002 erano 75 i miliardi a disposizione del Fondo sanitario nazionale, nel 2013 erano 106, nel 2014 erano 109, quest'anno 110 e 111 il prossimo anno. Questa è la nostra base di partenza, sul resto confrontiamoci, ma non raccontiamo" che si sta tagliando perché "siamo in presenza dell'unico settore in cui c'è stato un aumento dei fondi del 40%".

fonte: Adnkronos Salute

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