Verso la manovra 2026. Anaao: adeguare gli stipendi dei medici e dirigenti sanitari alla media europea

I tre segnali che l'Anaao si aspetta dalla manovra economica

13 Ottobre 2025

Una cosa sono le risorse per il funzionamento del Ssn, altra cosa sono quelle per le retribuzioni dei medici e dirigenti sanitari

L’Anaao Assomed chiede al Governo che la manovra di bilancio 2026 intervenga in maniera robusta per risollevare le sorti della sanità pubblica e dei professionisti che ci lavorano.

“Lo stato di salute del nostro Ssn – dichiara Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed - ci porta a ritenere che la soluzione alle criticità sia sì una questione di risorse economiche, ma anche di come vengono distribuite e di come viene affrontata la complessità dei problemi tra emergenze e routine, troppo spesso e troppo semplicemente ricondotti all’eterna diatriba tra medicina del territorio e medicina ospedaliera”.

“Accogliamo con cauto ottimismo – prosegue - le dichiarazioni di esponenti del Governo che annunciano da più parti un incremento dei fondi destinati alla sanità e vorremmo portare il nostro contributo circa la loro distribuzione.

È evidente, infatti, che le condizioni economiche dei dirigenti medici e sanitari richiedono un’attenzione maggiore, negata purtroppo per decenni, per ridurre se non annullare le differenze abissali tra i camici bianchi italiani e i colleghi d’oltr’Alpe: i nostri sono gli stipendi più bassi d’Europa e di contro abbiamo la pressione fiscale più alta d’Europa”.

“La reiterata promessa di investire sui professionisti ha il suo banco di prova nella manovra economica, l’unica occasione, o quasi, di dimostrare con i fatti che non siamo un’emergenza da risolvere, ma coloro che reggono quotidianamente l’impianto di una sanità pubblica che deve tornare al centro dell’agenda politica”.

Sono 3 i segnali che l’Anaao Assomed si aspetta da questa manovra:

  1. defiscalizzare o aumentare l’indennità di esclusività per fortificare il ruolo del dirigente medico e sanitario che decide di lavorare nel Ssn;
  2. correggere la ‘dimenticanza’ rispetto ai fondi stanziati lo scorso anno per la specificità e che non riguardano per il 2026 i dirigenti sanitari;
  3. adeguare gli stipendi dei medici e dirigenti sanitari in formazione.

“Ci auguriamo di non assistere anche quest’anno al consueto teatrino di fine anno in cui i tira e molla politici finiscono per favorire sempre i soliti noti. Non certo i medici e i dirigenti sanitari, con la giustificazione che i soldi son pochi o che sono già stati stanziati. Una cosa, infatti, sono le risorse per il funzionamento del Ssn, altra cosa sono quelle per le retribuzioni dei medici e dirigenti sanitari”.

“Chiediamo quindi – conclude Di Silverio - di essere ascoltati nelle fasi preliminari, inaugurando da subito un tempo di confronto ampio e serio. Senza strumentalizzare un bene comune che non conosce colori o distinzioni: la salute”.

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