Anaao su casi di MALASANITA’
04 Gennaio 2010
4 gennaio 2010
Da ogni tipo di analisi sia economica, amministrativa o sociale emerge inconfutabile il quadro di un Paese spaccato in due, con le Regioni del Centro‐Nord attestate su livelli di efficienza significativamente più elevati rispetto alle Regioni del Mezzogiorno.
Con una conseguenza di assoluto rilievo: le Regioni che più sono lontane da un riconosciuto livello di efficienza sono anche quelle che erogano prestazioni di qualità inferiore. Maggiore spesa e bassa qualità marciano su uno stesso binario e sono due facce della stessa medaglia. Nelle regioni del Sud si spende di più e male e si erogano prestazioni per lo più inefficienti ed inappropriate.
In questo contesto – è il commento del’Anaao Assomed ai recenti casi di malasanità che si sono verificati nelle Regioni del sud Italia - lavorano i medici in difficili condizioni, lasciati soli dalla cattiva e corrotta politica di fronte alla sofferenza e alla disperazione dei pazienti. Organici insufficienti, turni di lavoro fuori da qualsiasi norma di sicurezza europea, tecnologia obsoleta, strutture fatiscenti, sono i veri pericoli del sistema con i quali ogni giorno si misurano i medici e gli operatori del SSN. Per questo l’errore medico è più facile a verificarsi e come sempre sono i più deboli a farne per primi le spese.
Concordiamo su quanto da più parti suggerito e cioè che una giusta e corretta comunicazione non è solo un atto dovuto, ma diventa anche il primo fronte di difesa che vale per i medici e per i pazienti che ad essi si rivolgono. La solidarietà umana tra chi soffre e chi è chiamato a guarire quella sofferenza deve essere il primo passo da compiere se si vuole insieme risolvere i problemi di ogni giorno e nello stesso tempo tenere in vita e migliorare il SSN, che rimane l’unico strumento di benessere collettivo e di tutela della salute.
Ma poi servono scelte coraggiose di buona politica sanitaria. E’ indispensabile abbandonare quelle logiche di parte e quegli interessi privati che avvelenano il sistema e che sono all’origine delle ingiustizie di un SSN diviso in due. Dall’impegno comune di medici e pazienti e dallo loro denuncia delle inefficienze del sistema bisogna cominciare, affinché i veri colpevoli dello stato della “Sanità del Sud”, nel quale è in agguato l’errore, siano definitivamente scoperti e battuti.