Consiglio Nazionale Anaao: Dirigenza speciale per i medici e dirigenti sanitari

Il Documento finale del Consiglio Nazionale Anaao Assomed
 Acconia di Curinga - 21-22 giugno 2024

24 Giugno 2024

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Il Consiglio Nazionale Anaao Assomed, riunito ad Acconia di Curinga (CZ) il 21 e 22 giugno 2024, approva la relazione del Segretario Nazionale.

Il Consiglio Nazionale, udita la relazione del Responsabile Nazionale del Dipartimento Amministrativo, approva anche il bilancio consuntivo 2023, esprimendo soddisfazione per lo stato dell'Associazione, che registra una crescita degli iscritti e un positivo bilancio economico, espressioni della sua forza e del suo ruolo.

Il Consiglio Nazionale ribadisce la contrarietà e opposizione dell'Anaao Assomed alla legge sull’autonomia differenziata, un siluro sparato contro la coesione sociale, la stessa identità nazionale, l’indivisibilità dei diritti sociali. A cominciare da quello alla tutela della salute, il ruolo delle organizzazioni sindacali. Particolarmente preoccupanti la mano libera sul sistema di formazione post laurea, la riduzione di valore ed esigibilità del nostro CCNL, l'avvio di una concorrenza selvaggia nell'acquisizione delle risorse umane, nutrita dal dumping salariale. In un SSN gravato da sottofinanziamento cronico, non si vede come si possa recuperare il gap di spesa sanitaria pro­ capite oggi esistente tra le varie aree del paese.

Il Consiglio Nazionale esprime soddisfazione per il grande successo degli Stati Generali della formazione, espressione della crescente penetrazione tra i giovani della proposta politica di introdurre, nel sistema formativo post laurea un vero contratto di lavoro, a tempo determinato e a scopo formativo. E per quello registrato dal Seminario promosso dalla AFF, insieme con diverse società scientifiche, sul tema della carriera delle donne, della politica delle differenze, dell'organizzazione del lavoro vista con occhi di donna.

L'ultimo provvedimento del Governo, il Decreto liste di attesa, presenta luci e ombre. Tra le prime la defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive e l'avvio della fine del tetto di spesa per il personale, sia pure legato alla determinazione dei fabbisogni che non possono essere calcolati con metodologie che stravolgono principi contrattuali e ignorano la centralità del rapporto medico-paziente insieme con i requisiti minimi di sicurezza, clinici e lavorativi. Tra le seconde, un eccesso di ripetitività di norme già vigenti, la creazione di un organismo con funzioni di polizia giudiziaria, il tentativo, sventato in extremis, di fare pagare al salario accessorio i costi della defiscalizzazione, lo scippo delle risorse inizialmente previste per la salute mentale.

Il Consiglio Nazionale stigmatizza il ritardo dell'avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL, scaduto da 3 anni, che pure sconta una perdita del nostro potere di acquisto di dieci punti, e sollecita segretari regionali e aziendali a dare impulso alla contrattazione integrativa prevista dal contratto vigente.

I medici e i dirigenti sanitari dipendenti non hanno bisogno solo "di politiche volte a rimuovere gli impedimenti alla formazione, all'assunzione e al mantenimento in servizio", come chiede la UE. Ma anche di ridiscutere ruolo, stato giuridico, modalità di reclutamento e di retribuzione, modelli organizzativi, da caratterizzare con maggiore flessibilità, minore autoritarismo e partecipazione ai processi decisionali.

Occorre rivedere lo stato giuridico per accentuare fortemente il carattere "speciale" della dirigenza medica e sanitaria del Ssn, delineato dall'art.15 del Dlgs 229/99. Una dirigenza speciale, rafforzata nella sua autonomia, sia nel profilo professionale che gestionale, e nella peculiarità della "funzione" svolta a tutela di un bene costituzionale, rappresenta il superamento di uno status di dipendente pubblico che ha mostrato la sua assoluta inadeguatezza. Aprendo la strada a una riforma del sistema di reclutamento, con riduzione dei tempi e del numero delle prove concorsuali, e un aumento dei livelli retributivi che valorizzi il lavoro ordinario, specie quello disagiato notturno e festivo, contrastando l'impoverimento della categoria. Lavorare in ospedale non deve essere una sofferenza per chi garantisce i LEA con conoscenze e competenze che, spesso, fanno la differenza tra vita e morte, tra malattia e salute. Perché il disagio crescente dei professionisti e la crisi di fiducia dei cittadini - 4,5 mln dei quali oggi rinunciano alle cure - rappresentano un combinato disposto in grado di eroderne la sostenibilità, quali che siano le risorse investite.

Il Consiglio Nazionale esprime viva preoccupazione per le condizioni di estremo disagio in cui lavorano i colleghi medici e sanitari delle strutture private accreditate che, pur fornendo prestazioni in nome e per conto del Ssn, sono sottoposti a norme legislative, contrattuali, e sindacali caratterizzate da grave criticità.

Il Consiglio Nazionale fa proprie tali preoccupazioni sottolineando quanto contenuto nel MANIFESTO DEI MEDICI ITALIANI approvato dalla Fnomceo e da tutte le Organizzazioni Sindacali nell'aprile del 2022 in cui si prevedono accordi contrattuali omogenei all'interno del Ssn, garantendo una adeguata dotazione qualitativa e quantitativa degli organici, un trattamento retributivo equiparato al settore pubblico, l'equiparazione dei titoli di carriera.

Il Consiglio Nazionale Anaao Assomed ritiene necessario e urgente una riflessione sul futuro della sanità pubblica, e al suo interno del medico e dirigente sanitario, in grado di ripensare modelli di organizzazione del lavoro, rapporto pubblico-privato, relazione ospedale-territorio, ruolo dei fondi sanitari, fonti di finanziamento.

Il Consiglio Nazionale impegna l'Esecutivo Nazionale a promuovere una campagna di iscrizioni straordinaria in vista della prossima rilevazione ARAN e una mobilitazione dell’Associazione, in collaborazione con altre forze sindacali, sociali e politiche, contro l’autonomia differenziata. Ribadendo la sua piena adesione ai valori fondanti il Ssn, "presidio insostituibile di unità del Paese", secondo il Presidente Mattarella, quali equità, solidarietà, universalismo, in difesa della sanità pubblica e del valore del lavoro dei suoi professionisti.