L'appello dagli ospedali: «Raddoppiamo i tamponi». Palermo (Assomed): «Siamo pronti ma dobbiamo evitare la diffusione sotto traccia del virus» IL GIORNALE
28 Settembre 2020
Carlo Palermo confida su una maggiore preparazione da parte degli addetti ai lavori.
- «Gli ospedali ora sono più pronti per una eventuale seconda ondata che comunque non è inevitabile», osserva Palermo che in vista della stagione fredda ritiene sia indispensabile ripristinare l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto «in tutte le aree ad alta densità abitativa, nelle grandi città come hanno già fatto alcune regioni come la Campania».
Al momento, prosegue Palermo, non risulta che ci siano particolari sofferenze nelle strutture sanitarie che comunque ora hanno a disposizione terapie sperimentate sul campo durante la prima ondata e cure che si sono dimostrate efficaci anche se un farmaco specifico e una terapia ad hoc ancora non ci sono. Sul fronte più caldo, quello delle terapie intensive, Palermo ricorda che ci sono «4.225 posti letto in sub intensiva che sono pronti a passare ad intensiva ovvero reparti in grado di fornire l' aiuto respiratorio invasivo».
- Certo Palermo sottolinea che nonostante le circa 30mila assunzioni ora sarebbe necessario pure stabilizzare i 6mila medici precari che hanno sostenuto il sistema nel momento dell'emergenza. Poi va incrementato il numero dei tamponi quotidiani: troppo pochi 100mila occorre raddoppiarli perché soltanto così si eviterà quella diffusione «sotto traccia» che ha poi causato l'esplosione dei casi. Infine un appello alla vaccinazione antinfluenzale in modo da evitare l'affollamento dei pronto soccorso che potrebbero entrare in sofferenza con l'arrivo dei contagiati del Covid19 ai quali si deve evitare di aggiungere quelli per l'influenza stagionale. Occorre dirigere nel comparto sanità i fondi in arrivo dalla Ue, conclude Palermo.