ALDO ROCCA è il candidato AG MOLISE. Si vota il 29 maggio!

"Il mio obiettivo è di ricreare un approccio unitario e corporativo dei giovani medici della regione e del mio ospedale ascoltando le problematiche espresse della categoria e costruendo insieme le più appropriate e soluzioni alle stesse".

26 Maggio 2019

Mi presento
Mi chiamo Aldo Rocca, ho 31 Anni il prossimo 10 giugno. Maturità classica, laurea in Medicina e Chirurgia con 110/110 e lode a 24 anni, specializzazione in Chirurgia Generale a luglio 2018 presso l’ Università Federico II di Napoli con uno spiccato interesse per la chirurgia oncologica Epatica e Colo-rettale. Ho avuto diverse esperienze formative fuori regione in Francia, in Toscana, in Lombardia.
Dall’1 marzo lavoro come Dirigente Medico a tempo indeterminato presso l’ UOC di Chirurgia Generale del P.O. A. Cardarelli di Campobasso.

Il mio programma
"Ricreare un approccio unitario e corporativo dei giovani medici della regione e del mio ospedale ascoltando le problematiche espresse della categoria e costruendo insieme le più appropriate e soluzioni alle stesse. I punti principali del mio programma sono:

1)    Coinvolgimento di tutti i giovani medici in un continuo confronto e discussione ascoltando le idee di tutti e mettendo in campo chiare proposte con appuntamenti settimanali presso la sede sindacale dell’Ospedale;
2)    Richiesta di risposte da parte dell’azienda sulle continue carenze dei medici specialisti negli Ospedali;
3)    Richiesta di incentivi mirati ad un maggiore qualificazione della nostra attività con percorsi di crescita dedicati e super-specialistici per ogni branca di interesse;
4)    Gratificazione adeguata per il sovraccarico di lavoro cui si è sottoposti e verifica degli standard organizzativi e di sicurezza;
5)    Formazione ed informazione dei giovani medici in ambito sindacale con aggiornamenti costanti sulle tematiche di interesse comune;

Per fare tutto questo dobbiamo essere in tanti, uniti e consapevoli di poter cambiare lo “status quo” di una regione da troppo tempo ferma nel passato di un’emergenza che nessuno vuole risolvere.

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