Festa del 1 maggio: Anaao chiede interventi per valorizzare il lavoro e i diritti dei medici e dei dirigenti sanitari.
“La politica ora deve farsi carico delle soluzioni adeguate per salvare la sanità pubblica ed il lavoro dei professionisti da un imminente default”, sollecita Carlo Palermo. “Non bastano buoni propositi o dichiarazioni dal sapore pre-elettorale. Non c’è più tempo da perdere: dobbiamo intervenire subito per sostenere e difendere il lavoro nella sanità pubblica, l’unico in grado di mantenere e migliorare le condizioni di salute dei cittadini italiani, salvaguardando i principi di universalità, equità e solidarietà. Faremo tutto il possibile affinché la politica ci dia risposte adeguate alla gravità dei problemi che viviamo”.
30 Aprile 2019
“La festa dei lavoratori che si celebra domani, cade in un periodo di grave crisi professionale dovuta alla mancanza di certezze per chi, medici e dirigenti sanitari, lavora nella sanità italiana. Lo testimonia l’enorme eco dei dati diffusi dall’Anaao Assomed sulla carenza di professionisti nelle corsie degli ospedali che sta diventando una vera e propria emergenza nazionale. E i rimedi proposti sono peggiori del male: da più parti si prospettano soluzioni fantasiose che mal celano la reale intenzione di privatizzare il nostro sistema sanitario”, avverte il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Carlo Palermo.
“La ricorrenza - ricorda Palermo – coincide anche con una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro 2016-2018 ferma in una inaccettabile fase di stallo dopo 10 anni di blocco imposto dai governi precedenti. Alla soluzione del disagio dei medici e dirigenti sanitari può contribuire anche lo strumento contrattuale recuperando ruolo e dignità del lavoro che svolgiamo a garanzia di un diritto costituzionale, per fermare le denunce che ci giungono quotidianamente da parte dei Colleghi per le insostenibili condizioni di un lavoro sempre più precario, per sollevarli dal diffuso burnout e arginare le fughe verso il privato o, peggio, verso altri paesi dove valorizzazioni professionali, condizioni di lavoro e stipendi sono di gran lunga più soddisfacenti”.
“Noi abbiamo fatto la nostra parte non solo lanciando un allarmante SOS, ma proponendo alcune concrete soluzioni:
“La politica ora deve farsi carico delle soluzioni adeguate per salvare la sanità pubblica ed il lavoro dei professionisti da un imminente default”, sollecita infine Palermo. “Non bastano buoni propositi o dichiarazioni dal sapore pre-elettorale. Non c’è più tempo da perdere: dobbiamo intervenire subito per sostenere e difendere il lavoro nella sanità pubblica, l’unico in grado di mantenere e migliorare le condizioni di salute dei cittadini italiani, salvaguardando i principi di universalità, equità e solidarietà. Faremo tutto il possibile affinché la politica ci dia risposte adeguate alla gravità dei problemi che viviamo”.