REPERIBILITA’: una sentenza della Cassazione chiarisce gli obblighi dell’Azienda - di Dino Della Giustina - Componente Direzione nazionale Anaao Assomed

Con la sentenza n. 5465 del 18 marzo 2016, la Cassazione civile – sezione lavoro, ha avuto modo di ribadire che la reperibilità passiva non può essere equiparata alla prestazione di lavoro, risolvendosi, invece, in una obbligazione strumentale ed accessoria, qualitativamente diversa da quella lavorativa, che, pur comportando una limitazione della sfera individuale del lavoratore, non impedisce il recupero delle energie psicofisiche.

31 Maggio 2016

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