Cassazione Penale - Sez. VI - sentenza n. 27840/2009
Caso di non risposta alla reperibilità

07 Luglio 2009

La Suprema Corte ha affermato che la nozione di rifiuto implica un atteggiamento di diniego a fronte di una qualche sollecitazione esterna, e, laddove non sia espressamente prevista la necessità di un richiesta o di un ordine, questa, sollecitazione può essere costituita dall'evidente sopravvenienza in sé dei presupposti oggettivi che richiedono l'intervento.
Nella specie, a fronte di una urgenza sostanziale impositiva dell'atto, resa evidente dai fatti oggettivi posti all'attenzione del soggetto obbligato ad intervenire, l'inerzia omissiva, rafforzata da un suo esplicito rifiuto, è stata giustamente ricondotta nella condotta punita dall'art. 328 c.p..

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