Cassazione Penale - Sez. II - sentenza n. 960/2003
E' reato dirottare i pazienti in cliniche private
13 Gennaio 2003
Commette i reati di abuso d'ufficio, truffa aggravata e violazioni al dovere di fedeltà alla P.A. il medico che “consiglia” il ricovero presso una clinica privata del paziente proveniente dalla struttura pubblica. La manifestazione della necessità di accertamenti e interventi tempestivi unita a quella dei lunghi tempi della struttura pubblica, accompagnata dal diniego della possibilità di sollecito ricovero presso di essa, costituisce un argomento certamente idoneo ad indurre la parte interessata ad accettare la prospettazione dell'imputato di ricorrere alla struttura privata. La Suprema Corte ha ribadito che il medico, anche di fronte alle lunghe liste d'attesa e alla carenza di posti letto, deve fare tutto il possibile per operare immediatamente il paziente in una struttura pubblica, e, se ciò non sia possibile, avviarlo presso un'altra struttura disponibile, purché pubblica.