Incontro Ministro-Sindacati del 3 aprile sulla riforma dello stato giuridico
4 aprile 2002 - Comunicato stampa intersindacale
04 Aprile 2002
ANAAO ASSOMED - FESMED (Acoi-Anmco-Aogoi-Sumi-Sedi-Femepa-Anmdo) UMSPED (Aaroi-Aipac-Snr) - CGIL MEDICI - CIVEMP (Sivemp-Simet) - SNABI SDS (Dirigenti Sanitari)
Roma, 4 aprile 2002 - L’intersindacale, rappresentativa di almeno il 70% della dirigenza medica e sanitaria del Ssn, considera confuse le proposte del Ministro Sirchia relative alla modifica dello stato giuridico dei medici e della dirigenza sanitaria.
Preliminarmente si è preso atto con soddisfazione che, a seguito delle richieste dell’Intersindacale, è scomparsa la figura del “medico a ore” ed il precariato quinquennale nell’accesso alla carriera.
L’Intersindacale rileva, comunque, che la metodologia proposta, non corredata dall’articolato scritto del disegno di legge, e carente di un pregresso confronto e di una intesa sia con le Regioni che con la Funzione Pubblica, come espressamente richiesto dal Ministro Frattini, confligge con ambiti contrattuali di grande delicatezza, lasciando ampi margini di preoccupazione, e pur tuttavia non fa cessare la necessità di proseguire nel confronto.
Non può essere altresì condiviso il metodo semplicistico con cui il provvedimento intende ridurre le liste di attesa, peraltro già previsto dal decreto legislativo 502/92 e dalla legge 124/98, senza affrontare il problema della carenza di personale, che si aggraverà con la riproposizione del tempo definito.
Si deve ripartire, pertanto, dall’esame attento di un testo scritto – non consegnato nell’incontro di ieri con il Ministro – e dall’indispensabile confronto con le Regioni e la Funzione pubblica, cui è stato richiesto un urgentissimo incontro per chiarire i termini reali delle questioni e portare a termine la vertenza, ribadendo l’intangibilità degli ambiti contrattuali.
L’intersindacale contesta le dichiarazioni della Cimo – che, non va dimenticato, ha apprezzato in modo acritico tutti i precedenti diciassette testi del Ministro - circa la frammentazione dei sindacati che la compongono e riafferma, al contrario, con il presente comunicato, l’unitarietà delle posizioni finalizzate alla reale tutela dei cittadini e delle categorie rappresentate.