Sciopero nazionale: adesioni al 90%

9 febbraio 2004 - Comunicato stampa intersindacale

09 Febbraio 2004

ANAAO ASSOMED - AMSCE - ANPO - AUPI – CIDA-SIDIRSS - CIMO-ASMD (CONFEDIR SANITA’ [SICUS– SIDAS]- SNAMI Ospedalieri - UNIONE MEDICA) - CISAL Medici – CISL FPS - CIVEMP (SIVEMP-SIMET) - FEDERAZIONE CISL Medici-COSIME (DIRSAN MEDICI-CISAS MEDICI-SAPMI-USPI) - FEDERAZIONE Medici aderente UIL FPL (AMCO - COAS - CUMIAISS - FAPAS – FIALS - FNAM - Nuova ASCOTI -SAPMI - UIL-FPL MEDICI - UMI-UMUS) - FEDERSPECIALIZZANDI (AMSUR-AMSPES-MEDSPI-SPECMI-SPEM) - FESMED (ACOI-ANMCO-AOGOI-SUMI-SEDI-FEMEPA-ANMDO) – FP CGIL - FP CGIL MediciSINAFO - SNABI SDS – UGL Medici - UIL FPL DIRIGENZA STAP - UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR) 

Roma, 9 febbraio 2004 - Sciopero senza precedenti nel Servizio sanitario nazionale. Per la prima volta, infatti, circa il 90% dei dirigenti medici, veterinari, sanitari, professionali, tecnici e amministrativi operanti nel Ssn e iscritti alle 42 sigle sindacali che hanno dato vita alla “Vertenza per la salute”, sta aderendo in queste ore allo sciopero nazionale unitario.

I leader delle organizzazioni sindacali ringraziano tutti i medici ed i dirigenti che hanno dimostrato, con questa altissima adesione, di aver compreso e condiviso le ragioni della protesta.

Auspichiamo, ora, che l’Esecutivo di questo Paese, così fortemente chiamato in causa dall’unanime malcontento espresso dall’agitazione, sappia dare risposte agli operatori sui principali motivi dello sciopero: il sotto finanziamento del sistema, i pericoli del processo di devoluzione ed il grave disagio lavorativo dei dirigenti sanitari.

Già domani le sigle sindacali si incontreranno per verificare e pianificare ulteriori manifestazioni, prestando particolare attenzione a non danneggiare ulteriormente i cittadini, bensì a coinvolgerli direttamente a difesa della sopravvivenza del servizio sanitario nazionale.